Skip to main content

Visione e Missione

The Lay Centre

La nostra visione

Offriamo a donne e uomini laici un'importante esperienza di vita comunitaria e programmi mirati allo sviluppo umano, spirituale, intellettuale e professionale.
The Lay Centre

La nostra missione

Offriamo a donne e uomini laici un'importante esperienza di vita comunitaria e programmi mirati allo sviluppo umano, spirituale, intellettuale e professionale.
The Lay Centre

I nostri valori

Fede, Ospitalità, Dialogo e Cura della Casa Comune sono i valori fondamentali che ci ispirano in tutto ciò che facciamo.

1 - Vita comunitaria a Roma

2 - Dialogo con il mondo

3 - Studiosi in visita

1 - Ritiri per i laici

2 - Promuovere la preghiera

3 - Incoraggiare il discernimento

The Lay Centre

1 - Serate comunitarie

2 - Borse di studio mediante il Lay Leadership Program

3 - Conferenze

1 - Periodi di formazione a Roma per futuri leader all’interno della Chiesa

2 - Programma estivo di leadership rivolto a laici

3 - Rete di tutoraggio

 

Il Lay Centre ha aperto le sue porte il 1º ottobre 1986, in qualità di “collegio” per studenti laici iscritti alle università, istituti e atenei pontifici di Roma. La prima comunità studentesca era composta da nove giovani provenienti da tre Paesi e appartenenti a quattro confessioni cristiane.

 

Donna Orsuto e Riekie van Velzen fondarono questa comunità internazionale cattolica cristiana con l’intento di proseguire nel carisma dell’ospitalità ecumenica e del dialogo promosso dalle Dame di Betania, un ordine di suore olandesi impegnate da molto tempo nella promozione di questo carisma mediante la loro guesthouse denominata Casa Foyer Unitas.

 

La Casa Foyer Unitas, situata nel Collegio Innocenziano in Piazza Navona, svolse un ruolo importante durante il Concilio Vaticano II, ospitando osservatori ecumenici che si riunivano settimanalmente nel vicino Centro Pro Unione per fare il punto della situazione con i Padri conciliari ed altri consulenti speciali. 

 

Le Dame di Betania continuarono la loro missione fino a metà degli anni ‘80, quando l’avanzare dell’età e i cambiamenti nelle direttive municipali romane le indussero a diminuire le attività svolte. Questo fatto favorì le loro due assistenti e, all’epoca, studentesse, affinché potessero elaborare una nuova iniziativa che mantenesse vivo lo spirito del Foyer Unitas. Ed è così che nacque The Lay Centre at Foyer Unitas.

The Lay Centre
The Lay Centre
The Lay Centre
The Lay Centre
The Lay Centre

Per i successivi 15 anni The Lay Centre operò in uno spazio posto al quarto piano del Collegio Innocenziano. Nel 1992, quando le Dame di Betania si ritirarono definitivamente da Roma, fu istituito un formale consiglio di amministrazione che determinò l’uscita di The Lay Centre dal Foyer Unitas, stabilendosi in Italia e negli Stati Uniti come organizzazione non profit.

Nel 2001 The Lay Centre si trasferì e la comunità trovò una nuova casa nei possedimenti del Pontificio Collegio Irlandese, in quella che è oggi la guesthouse Villa Irlanda. Nel 2009 The Lay Centre si insediò nella sede attuale, situata nel centro storico di Roma, all’interno del Monastero Passionista di San Giovanni e Paolo sul Colle Celio.

In 30 anni più di 270 tra studenti e ricercatori, provenienti da 64 Paesi, hanno vissuto e studiato al The Lay Centre. Di essi, il 37% proveniva dagli Stati Uniti, rappresentando il gruppo più numeroso. 

Inoltre sono stati accolti studenti appartenenti a 13 confessioni religiose, tra le quali ebrei, musulmani, buddisti, unitariani universalisti e seguaci degli insegnamenti T’ienti Teachings. Tra i cristiani, la maggioranza era cattolica romana (85% dei cristiani; 63% del totale). Le altre confessioni cristiane includevano anglicani, copti, luterani, metodisti, ortodossi, riformati, siro-malabaresi e cattolici caldei.

La maggior parte degli ex alunni di The Lay Centre vive la propria vocazione ecclesiale come laici, intraprendendo carriere nell’istruzione e nel settore non profit. Altri prestano servizio nella Chiesa in diversi ambiti, come le relazioni ecumeniche, la Curia diocesana o le Conferenze episcopali. Alcuni hanno scelto la vita consacrata o il ministero ordinato. Pur essendo pochi, gli ex alunni del Lay Centre hanno avuto un impatto significativo a livello globale.

The Lay Centre
The Lay Centre
The Lay Centre

Donna Orsuto

Co-founder and Senior Advisor

Donna Orsuto è direttore del Dipartimento di Teologia Morale e Teologia Spirituale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e professore ordinario di Spiritualità presso la stessa università. Originaria degli Stati Uniti, ha partecipato a conferenze e ritiri in tutto il mondo. Ha scritto due libri e numerosi articoli nell’ambito della spiritualità. La dott.ssa Orsuto è attiva nel dialogo ecumenico e interreligioso. Papa Benedetto XVI l’ha nominata Dama dell’Ordine Equestre Pontificio di San Gregorio Magno nel 2011.
The Lay Centre

Riekie van Velzen

Consultant

Henrica (Riekie) van Velzen è un’artista, il cui lavoro spazia dall’iconografia e le tecniche di pittura antica al digitale. Le sue opere sono esposte in collezioni private in tutto il mondo e quelle a soggetto sacro sono state commissionate per diverse chiese italiane. Attraverso l’arte, Riekie van Velzen sensibilizza anche sui temi dell’ecologia. Nativa dei Paesi Bassi, è fiera di essere nonna e madre di due figli. Lei e suo marito si sono recentemente trasferiti “a contatto con la natura”, fuori Roma, dove coltivano alberi da frutto e un orto. Papa Benedetto XVI l’ha nominata Dama dell’Ordine Equestre Pontificio di San Silvestro nel 2011.

Filipe Domingues

Director

Filipe Domingues, giornalista brasiliano, è il direttore di The Lay Centre. Ha conseguito il dottorato e la licenza in Scienze Sociali presso la Pontificia Università Gregoriana, dove è docente di Comunicazione. È autore di “L’altruismo nell’era dei selfie: cosa i giovani possono insegnarci sulla cultura dell’usa e getta dei social media” (G&B Press). Nel 2018 ha partecipato al Sinodo sui giovani come esperto di etica dei media. Come giornalista, collabora da Roma con il quotidiano “O São Paulo”, in Brasile, e “America Magazine”, negli Stati Uniti.
The Lay Centre
The Lay Centre
The Lay Centre
The Lay Centre
The Lay Centre
The Lay Centre